25 ottobre 2009

ROMA in un weekend

















può un normale weekend con mio fratello diventare una grande avventura? Si, può.
Cominciare sbagliando l'orario del treno, ultimo della giornata, rientrare sotto l'acqua a casa, per prendere il freccia rossa della mattina dopo. Mentire alla chiamata da casa, o meglio, omettendo qualche particolare, dicendo "si, siamo appena arrivati alla stazione, si abbiamo dormito benissimo, si tra un po' incontreremo il nostro amico" casualmente ho dimenticato di dire che eravamo ancora a Reggio Calabria, mentre mamma ci credeva a Roma... dettagli (per sicurezza ho detto loro del disguido 5 mesi dopo).
E poi girare per San Lorenzo, portare da brava gente del sud, i dolci tipici al cugino che lavora li, e mangiarli tutti insieme seduti al tavolino di un bar, passare dal Colosseo, e dal Pantheon, sedersi al Mc Donald's per prendere un panino ed evitare di pagare più del dovuto per un caffè con vista monumento.
Raccogliere dettagli, pezzi di cartine, e appunti rimaneggiati da altre persone, sorrisi di passanti che ti vedono intento a scarabocchiare, seduto su un sasso.

Sono molto legato a questo taccuino, una piccola moleskine forse inadatta per il formato, ma è il mio primo approccio al Carnet de Voyage, poche pagine usate, il tempo era quello di un weekend, ma è carica di emozioni e ricordi, sbiaditi dal tempo, che su queste pagine aiutano e aiuteranno la mia memoria a non dimenticare di quel breve ma intenso viaggio verso la capitale.

Senza questo taccuino, le altre 50 moleskine non sarebbero li nella mia libreria adesso

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